CONSIGLI PER L’UTENTE

COME ACCENDERE IL FUOCO NEL CAMINETTO O NELLA STUFA PER UNA COMBUSTIONE PULITA

Accendere nel modo corretto il fuoco all’interno del caminetto o della stufa è molto importante, in quanto influisce sull’intero processo di combustione della legna e ha quindi un impatto significativo sull’efficienza dell’impianto e sulla qualità delle emissioni. In parole semplici: accendere nel modo giusto, quindi “dall’alto”, la stufa o il caminetto permette di ottenere più calore dalla stessa quantità di legna (quindi risparmiare sul combustibile) e di inquinare meno.

PERCHÉ L’ACCENSIONE DALL’ALTO È PIÙ EFFICIENTE?

La combustione della legna produce gas e micropolveri, materiali incombusti che, in un barbecue o un falò, così come in un caminetto aperto, vengono interamente rilasciati in atmosfera e rappresentano una fonte di inquinamento.

Questo non succede nelle stufe e caminetti di ultima generazione, che sono dotati di camere di combustione in grado di utilizzare questi gas come combustibile, aumentando così in modo esponenziale l’efficienza. In questi impianti non è più solo la legna a produrre calore, ma gli stessi fumi generati dalla combustione che bruciano e generano ulteriore calore. Risultato: la stufa scalda di più e le emissioni in atmosfera sono più pulite.

Per fare in modo che questo processo si inneschi è necessario che in camera di combustione ci siano almeno 300°C.

Accendere il fuoco nella parte alta della camera di combustione permette di raggiungere velocemente la temperatura di 300-350°C necessaria per l’autocombustione dei fumi, anche detta gassificazione.

Mano a mano che la fiamma si propaga dall’alto verso il basso, i fumi prodotti dalla legna che brucia andranno immediatamente in autocombustione, evitando l’immissione in ambiente di quel fumo bianco altamente inquinante tipico di un’accensione a bassa temperatura.

COME SI EFFETTUA L’ACCENSIONE DALL’ALTO DELLA STUFA O DEL CAMINETTO?

All’esatto contrario di come siamo abituati!

II ceppi più grandi vanno disposti alla base della camera di combustione, due o tre pezzi ben distanziati tra loro in modo che l’ossigeno circoli, incrociando gli strati “a castelletto”. Salendo è bene diminuire le dimensioni della legna, fino a inserire nella parte più alta un “modulo di accensione”, composto da bastoncini di legna di abete e lana di legna impregnata di cera come innesco.

Per una combustione ottimale è fondamentale anche una corretta immissione dell’aria, che deve entrare in camera di combustione dall’alto, e deve essere modulata nelle diverse fasi: massima apertura all’accensione, un minore flusso mentre la legna si consuma, e totale chiusura quando è rimasta solo brace.

IDENTIKIT DELLA CATASTA PERFETTA

Come conservare la legna nel modo migliore? La risposta sta nei requisiti che deve rispettare la catasta in cui si stoccano i ciocchi. Nello specifico, deve essere:

  • Posizionata all’esterno in un luogo aerato, non all’interno di locali ed edifici.
  • Esposta alla luce del sole per il maggior numero di ore giornaliere possibili.
  • Essere sopraelevata rispetto al suolo di 10-20 cm e distanziata dal muro di almeno 10 cm (la legna a diretto contatto con il terreno, a causa della sua umidità e dell’acqua stagnante, provoca muffe e marciumi che determinano una perdita di sostanza legnosa del 10-15%).
  • Coperta sul lato superiore in modo che pioggia o neve non bagnino la legna; i lati invece restano liberi per favorire il passaggio dell’aria negli spazi tra i ciocchi.
  • Non troppo alta.

COSA SUCCEDE SE NON VIENE PULITO IL CAMINO?

Proprio così, cosa succede al mio camino se non lo pulisco periodicamente?

Prima di tutto si noterà un’elevata diminuzione del tiraggio, perdita di rendimento del generatore con possibile fuori uscita di monossido di carbonio.

Nei casi peggiori si possono verificare degli incendi della fuliggine nel camino con possibile propagazione al tetto e alle parti in legno dell’abitazione.

Altro aspetto da considerare con il camino sporco avrò un maggiore consumo di combustibili con sensibile riduzione del rendimento del generatore. Importante dato da considerare, con 3 mm di fuliggine all’interno del camino la nostra stufa o caminetto aumenterà il consumo di combustibile del 20/25%.

Infine ultimo ma non meno importante, se il mio camino è sporco produrrò più inquinamento atmosferico. Da anni anche le grandi aziende si battano per abbassare notevolmente i livelli di Co2 in atmosfera. Ognuno di noi può contribuire a salvaguardare il nostro Pianeta!

Pertanto l’utente deve provvedere alla manutenzione e pulizia del generatore come previsto dal libretto istruzioni rilasciato dal produttore che si trova in ogni generatore. La pulizia periodica, almeno annuale, deve essere eseguita dal Fumista o Spazzacamino iscritto ad associazioni di categoria in conformità alle leggi vigenti e seguire le indicazioni del produttore del camino o del generatore.

Dopo ogni Manutenzione annuale dell’impianto, farsi rilasciare dal manutentore, spazzacamino la ricevuta e la dichiarazione scritta che il vostro impianto è in sicurezza pronto a ripartire per il prossimo inverno. (D.M. 311 – UNI 8364/3)

LEGNA DA ARDERE

Quale scegliere per una combustione efficiente ed ecologica.

Uno dei grandi vantaggi dell’aver installato nella propria casa un caminetto o una stufa a legna è la possibilità di riscaldarsi in modo naturale e con la massima flessibilità, accendendo il proprio impianto ogni volta che se ne sente il bisogno.

Per non arrivare impreparati alle prime giornate fredde, è il momento di fare scorta di legna da ardere.

Facciamo chiarezza su quale tipo di legna scegliere per una combustione ottimale che garantisca efficienza e emissioni pulite.

In generale è bene ricordare che, nonostante circolino poche informazioni corrette e troppi falsi miti a riguardo, l’utilizzo della legna come combustibile per riscaldare la casa e cucinare è una scelta ecologica, in quanto:

  • non contribuisce al riscaldamento globale (è Co2 neutra)
  • la legna è una fonte rinnovabile e il suo utilizzo evita l’estrazione e il consumo di combustibili fossili
  • la legna è a Km0 e il suo utilizzo valorizza il patrimonio boschivo italiano
Tipo di legnoQuantità di caloreFacilità di combustioneDensità dei fumi
AceroaltaLegni duribassa
Castagnoaltabuonaalta
Ciliegiomediabuonabassa
Faggioaltabuonabassa
Carpino neroaltabuonabassa
Nocemediabuonabassa
Olmomediamediamedia
Pioppobassabuonamedia
Roverealtabuonabassa
Legni teneri
Abetebassamediamedia
Laricemediabuonamedia
Pinobassamedia

Ci sono poi alcuni accorgimenti che permettono di abbattere significativamente le emissioni di polveri sottili, e tra questi la scelta della legna ha un ruolo di primaria importanza.

Se il tipo di legna in sé (acero, betulla, faggio…) non è determinante per una combustione efficiente, dalla qualità della legna dipendono la resa termica e le emissioni in atmosfera.

Ecco le caratteristiche che rendono la legna da ardere un ottimo combustibile:

  • umidità inferiore al 20%
  • 24 mesi di stoccaggio al riparo
  • dimensione idonea (lunghezza max 33 cm, diametro max 10 cm)

Infine importante aspetto da ricordare non devono essere utilizzati legni trattati, colorati o verniciati.

Il motivo per cui non vanno bruciati questi tipi di legna è che rovinano la stufa e la canna fumaria nel lungo periodo, mentre nel breve possono sprigionare fumi tossici per la tua famiglia.

Per lo stesso motivo è sconsigliato vivamente di bruciare:

  • Scarti di lavorazione del legno
  • Rifiuti domestici
  • CARTA per accendere il fuoco

Tutte queste pratiche molto diffuse sporcano pesantemente la canna fumaria, la tua stufa o il tuo camino. E la conseguenza è che ti costringono a spendere di più per la loro manutenzione.

Con la giusta legna da ardere e un impianto ad alto rendimento si potrà godere un calore sano che fa bene a noi e anche all’ambiente!